Dopo... l'11 settembre della diplomazia...

Ma io non lo rivaluto affatto. Mussolini fece una scommessa sapendo bene in quali condizioni fosse l'Italia, fidando sulla "prossima" vittoria tedesca. E perse la scommessa. Non solo... E' ammissibile scommettere sull'esito di una guerra per decidere il destino del tuo Paese? Poi ci sono "i valori della destra", ma come per i principi dei cristiani, un conto è farne l'elenco, un altro è esservi coerente. Detto questo e per rimanere in tema di cazzeggio storico-politico, dissento su un punto circa gli ultimi 2 anni scarsi di vita di Mussolini. E non mi pare che siano in molti ad avere lo stesso parere. Dopo il 25 luglio 1943, arrestato, ritengo come molti che considerasse finita la sua storia. "ACCADUTO", "AVVENUTO" l'8 settembre e liberato dai tedeschi il giorno 12 settembre (mi pare), credo che non fosse affatto contento di essere liberato dai tedeschi. Di solito si sottolinea la sua successiva "abulia" come frutto del pessimismo sull'esito della guerra (al di là dei proclami che poteva egli stesso pronunciare). Secondo me dopo l'8 settembre invece prefigurava una sua consegna agli Alleati dai quali poteva essere processato, condannato a morte o riciclato. Detestava Hitler e liberato da costui sapeva di esserne ostaggio e fantoccio. Come infatti fu. Dunque nè per avere rivincite, nè per proteggere l'Italia egli fece il capo della RSI. Era semplicemente scocciato, angosciato, dalle incombenze d'un ruolo che avrebbe preferito scambiare con il soggiorno in una cella americana. Le sue "abuliche" espressioni degli anni della RSI io le leggo così.

Purtroppo mio nonno non ha avuto modo di raccontare nulla al suo nipote più appassionato di storia, poiché morì quando avevo tre anni.

Dai, veramente tuo nonno andò in Spagna? Nelle Brigate Internazionali o nei volontari mandati da Mussolini? Ti ha mai raccontato qualcosa? Mio nonno materno morì in Africa nel '39, militare, per una malattia contratta.

Giuseppe non condivido la rivalutazione del Duce, per niente. Dal punto di vista storico, tuttavia, è vero che senza l'errore della guerra le cose sarebbero andate molto diversamente, un po' come accadde a Francucc in Spagna (dove mio nonno combattè volontario).